I libri poetici e Sapienziali - Proverbi - XXIII

giovedì 15 settembre 2011

[1]Quando siedi a mangiare con un potente,
considera bene che cosa hai davanti;
[2]mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
[3]Non desiderare le sue ghiottonerie,
sono un cibo fallace.
[4]Non affannarti per arricchire,
rinunzia a un simile pensiero;
[5]appena vi fai volare gli occhi sopra,
essa gia non è più:
perché mette ali come aquila
e vola verso il cielo.
[6]Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo
e non desiderare le sue ghiottonerie,
[7]perché come chi calcola fra di sé, così è costui;
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
[8]Il boccone che hai mangiato rigetterai
e avrai sprecato le tue parole gentili.
[9]Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
[10]Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
[11]perché il loro vendicatore è forte,
egli difenderà la loro causa contro di te.
[12]Piega il cuore alla correzione
e l'orecchio ai discorsi sapienti.
[13]Non risparmiare al giovane la correzione,
anche se tu lo batti con la verga, non morirà;
[14]anzi, se lo batti con la verga,
lo salverai dagli inferi.
[15]Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio,
anche il mio cuore gioirà.
[16]Esulteranno le mie viscere,
quando le tue labbra diranno parole rette.
[17]Il tuo cuore non invidi i peccatori,
ma resti sempre nel timore del Signore,
[18]perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà delusa.
[19]Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il cuore per la via retta.
[20]Non essere fra quelli che s'inebriano di vino,
né fra coloro che son ghiotti di carne,
[21]perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno
e il dormiglione si vestirà di stracci.
[22]Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
[23]Acquista il vero bene e non cederlo,
la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza.
[24]Il padre del giusto gioirà pienamente
e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.
[25]Gioisca tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
[26]Fà bene attenzione a me, figlio mio,
e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli:
[27]una fossa profonda è la prostituta,
e un pozzo stretto la straniera.
[28]Essa si apposta come un ladro
e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi.
[29]Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi?
A chi gli occhi rossi?
[30]Per quelli che si perdono dietro al vino
e vanno a gustare vino puro.
[31]Non guardare il vino quando rosseggia,
quando scintilla nella coppa
e scende giù piano piano;
[32]finirà con il morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
[33]Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
[34]Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
[35]«Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro».

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