I libri poetici e Sapienziali - Proverbi - XXI

mercoledì 14 settembre 2011

[1]Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
[2]Agli occhi dell'uomo tutte le sue vie sono rette,
ma chi pesa i cuori è il Signore.
[3]Praticare la giustizia e l'equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
[4]Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna degli empi, è il peccato.
[5]I piani dell'uomo diligente si risolvono in profitto,
ma chi è precipitoso va verso l'indigenza.
[6]Accumular tesori a forza di menzogne
è vanità effimera di chi cerca la morte.
[7]La violenza degli empi li travolge,
perché rifiutano di praticare la giustizia.
[8]La via dell'uomo criminale è tortuosa,
ma l'innocente è retto nel suo agire.
[9]E' meglio abitare su un angolo del tetto
che avere una moglie litigiosa e casa in comune.
[10]L'anima del malvagio desidera far il male
e ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
[11]Quando il beffardo vien punito, l'inesperto diventa saggio
e quando il saggio viene istruito, accresce il sapere.
[12]Il Giusto osserva la casa dell'empio
e precipita gli empi nella sventura.
[13]Chi chiude l'orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta.
[14]Un regalo fatto in segreto calma la collera,
un dono di sotto mano placa il furore violento.
[15]E' una gioia per il giusto che sia fatta giustizia,
mentre è un terrore per i malfattori.
[16]L'uomo che si scosta dalla via della saggezza,
riposerà nell'assemblea delle ombre dei morti.
[17]Diventerà indigente chi ama i piaceri
e chi ama vino e profumi non arricchirà.
[18]Il malvagio serve da riscatto per il giusto
e il perfido per gli uomini retti.
[19]Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
[20]Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio,
ma lo stolto dilapida tutto.
[21]Chi segue la giustizia e la misericordia
troverà vita e gloria.
[22]Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
[23]Chi custodisce la bocca e la lingua
preserva se stesso dai dispiaceri.
[24]Il superbo arrogante si chiama beffardo,
egli agisce nell'eccesso dell'insolenza.
[25]I desideri del pigro lo portano alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
[26]Tutta la vita l'empio indulge alla cupidigia,
mentre il giusto dona senza risparmiare.
[27]Il sacrificio degli empi è un abominio,
tanto più se offerto con cattiva intenzione.
[28]Il falso testimone perirà,
ma l'uomo che ascolta potrà parlare sempre.
[29]L'empio assume un'aria sfrontata,
l'uomo retto controlla la propria condotta.
[30]Non c'è sapienza, non c'è prudenza,
non c'è consiglio di fronte al Signore.
[31]Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.

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