I libri poetici e Sapienziali - Proverbi - IX

venerdì 9 settembre 2011

[1]La Sapienza si è costruita la casa,
ha intagliato le sue sette colonne.
[2]Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino
e ha imbandito la tavola.
[3]Ha mandato le sue ancelle a proclamare
sui punti più alti della città:
[4]«Chi è inesperto accorra qui!».
A chi è privo di senno essa dice:
[5]«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
[6]Abbandonate la stoltezza e vivrete,
andate diritti per la via dell'intelligenza».

[7]Chi corregge il beffardo se ne attira il disprezzo,
chi rimprovera l'empio se ne attira l'insulto.
[8]Non rimproverare il beffardo per non farti odiare;
rimprovera il saggio ed egli ti amerà.
[9]Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio;
istruisci il giusto ed egli aumenterà la dottrina.
[10]Fondamento della sapienza è il timore di Dio,
la scienza del Santo è intelligenza.
[11]Per mezzo mio si moltiplicano i tuoi giorni,
ti saranno aggiunti anni di vita.
[12]Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio,
se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.

[13]Donna irrequieta è follia,
una sciocca che non sa nulla.
[14]Sta seduta alla porta di casa,
su un trono, in un luogo alto della città,
[15]per invitare i passanti
che vanno diritti per la loro strada:
[16]«Chi è inesperto venga qua!».
E a chi è privo di senno essa dice:
[17]«Le acque furtive sono dolci,
il pane preso di nascosto è gustoso».
[18]Egli non si accorge che là ci sono le ombre
e che i suoi invitati
se ne vanno nel profondo degli inferi.

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